martedì 11 dicembre 2012

Recensione "Città di carta" di John Green

Buon pomeriggio! Dopo aver letto non troppo tempo fa la recensione della mia amica Giuls riguardo a Città di carta di John Green, la mia curiosità di leggerlo era salita alle stelle. In più anche molti di voi mi hanno confermato che è un ottimo scrittore e ora che ho terminato di leggere il romanzo, posso dirlo anche io! Di sicuro mi farà piacere leggere altri suoi titoli che a vostra detta, sono anche migliori di questo!



Città di carta
di John Green

Titolo originale: Paper towns
Editore: Rizzoli
Prezzo: 16,50 €
Pagine: 392

Trama: E se la ragazza dei tuoi sogni piomba in camera tua nel cuore della notte? La segui, ovvio. E quando scappa, la rincorri. Quentin Jacobsen è sempre stato innamorato di Margo Roth Spiegelman, fin da quando, da bambini, hanno condiviso un’inquietante scoperta. Con il passare degli anni il loro legame speciale sembrava essersi spezzato, ma alla vigilia del diploma Margo appare all’improvviso alla finestra di Quentin e lo trascina in piena notte in un’avventura indimenticabile. Forse le cose possono cambiare, forse tra di loro tutto ricomincerà. E invece no. La mattina dopo Margo scompare misteriosamente. Tutti credono che si tratti di un altro dei suoi colpi di testa, di uno dei suoi viaggi on the road che l’hanno resa leggendaria a scuola. Ma questa volta è diverso. Questa fuga da Orlando, la sua città di carta, dopo che tutti i fili dentro di lei si sono spezzati, potrebbe essere l’ultima.


Recensione
Città di carta è un libro che tratta alla fin fine quel tema delicato che è il passaggio dall'adolescenza all'età adulta, un romanzo di formazione. All'inizio della storia, vediamo infatti Q - Quentin - il nostro protagonista, alle prese con l'ultimo anno di liceo, impegnato a seguire quella strutturata routine che è la sua vita.

Q ha delle idee ben precise sul suo futuro, non ha mai pensato che potesse esserci qualcos'altro per lui se non un buon college, un bel lavoro e, un giorno, anche una famiglia di cui poter andar fiero.
La sua routine viene però bruscamente messa in pericolo dalla ragazza di cui è sempre stato innamorato, Margo.
Margo abita nella casa accanto e rappresenta tutto quello che Q non si è mai sognato di essere. E' spensierata, libera, coraggiosa e sempre in cerca di nuove avventure. E' la ragazza con cui tutti a scuola vorrebbero stare, quella di cui tutte vorrebbero essere amiche. E' popolare e le piace essere una persona fuori dagli schemi. Da piccoli Q e Margo erano amici, passavano molto tempo insieme e hanno condiviso una strana quando macabra esperienza: il ritrovamento di un cadavere di un suicida nel parco del loro quartiere che ha profondamente segnato entrambi.

Margo, che non si è interessata all'esistenza di Q per anni, una notte bussa alla sua finestra per coinvolgerlo in una pazza avventura che ha progettato dopo aver scoperto il tradimento da parte del suo ragazzo. Ovviamente Q non può rifiutare una simile occasione, così Margo lo trascina a destra e sinistra, facendogli fare le cose più impensabili e rischiando di metterlo nei guai. Compieranno effrazioni, violazioni di proprietà privata e chi più ne ha più ne metta!

La mattina dopo però, mentre Q tornerà alla sua routine andando a scuola, Margo se ne sarà andata per l'ennesima volta. Questa volta però non sarà come tutte le altre e Q se lo sente dal principio. Passato qualche giorno, Margo non tornerà come fa di solito ed è così che Q inizierà la sua disperata ricerca.

Più tempo passa, più Q viene ossessionato dall'idea di trovarla, dagli indizi che lei gli ha lasciato e, più tempo passa, più la voglia del lettore di sapere dov'è finita Margo cresce insieme a quella di Q.
Per quella che forse è la prima volta nella sua vita, Q dovrà mettersi seriamente in gioco e dovrà riuscire a pensare al di fuori degli schemi se vuole riuscire a trovarla e a capirla davvero.

John Green in questo romanzo, vanta un modo di scrivere diverso, molto basato sulla riflessione e sull'analisi delle cose, su quello che le persone sono o non sono agli occhi degli altri, di quello che sembrano e non sembrano. Ho davvero apprezzato moltissimo il suo approccio, le sue metafore, il realismo che caratterizza ogni suo personaggio. Penso davvero che sia uno scrittore meritevole di essere letto.

Questo romanzo ha il potere di trascinare nel mistero che si cela dietro a quale sia o non sia la vera identità di una persona. Come dice lo stesso Q, ci sono tante Margo: quella che conoscono le sue amiche, quella cui sono abituati i suoi genitori, quella che vede lui con i suoi occhi e poi c'è quella che vedono gli insegnanti, i polizziotti, ma chi è lei davvero?
Non è altro che la domanda che si fa ogni adolescente arrivato ad un certo punto della sua vita. La verità è che non c'è una vera e propria risposta. Ogni essere umano nasconde milioni di sfaccettature che definiscono la sua personalità e penso sia questo il messaggio che Green vuole trasmettere attraverso Margo e anche attraverso allo stesso Q.

Consiglio moltissimo il romanzo! E' una lettura davvero piacevole e scorrevole e ricca di piccole perle di saggezza, offerte gentilmente dall'insolita penna di questo adorabile scrittore.



I romanzi di John Green
  • Cercando Alaska, 2010 (Looking for Alaska, 2005)
  • Teorema Chaterine, 2009 (An abundance of Katherines, 2006)
  • Città di carta, 2009 (Paper towns, 2008)
  • Will ti presento Will, 2011 (Will Grayson, Will Grayson, 2010)
  • Colpa delle stelle, 2012 (The fault in our stars, 2012)


35 commenti:

  1. è uno dei titoli che spesso è passato davanti ai miei occhi.Mi pare che una volta ho cercato la trama ma, o non l'ho trovata o forse (più probabile) ho pensato che avrei dovuto cercare la trama, ma non l'ho fatto!non la ricordavo. la tua recensione mi ha colpita e credo che se capiterà gli darò una possibilità. in Wish list :)

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  2. Lo voglio anch'io :'( xD Ottima recensione! Dell'edizione economica ancora non se ne parla.. mi metterò alla ricerca di un ebook! :)

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    1. Grazie :)
      Comunque io l'ho trovato in biblioteca e sto in un paese LOL quindi da un'occhiata magari lo trovi :)

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  3. Denise, ho letto la recensione e dico lo stesso che ho detto leggendo quella di Giuls. Voglio questo libro, come voglio tutti gli altri di Green, il Natale si avvicina e spero qualcuno mi abbia accontentato, altrimenti mi accontento da sola xD

    Domandina, dalla recensione mi è parso di capire che il romanzo ti sia piaciuto molto... Come mai gli hai dato solo 3 cuoricini e mezzo? :)

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  4. Devo decidermi a leggere i libri di Green!Ho in libreria Cercando Alaska e Colpa delle Stelle, mentre ho in wishlist Città di carta!
    Bella recensione comunque!Sono davvero molto curiosa di leggerlo ;)

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    1. Pensa poi tu che tutti dicono che quelli che hai appena nominato sono ancora meglio! Non vedo l'ora di leggere anche quelli *-*

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  5. Margo. Alaska. Due ragazze molto simili. Due avventure simli, due destini non così diversi. Ho appena finito "Città di carta". Meraviglioso quasi quanto "Cercando Alaska".

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    1. Cercando Alaska ancora devo leggerlo, ma non vedo l'ora! Se ti piace Green e non l'hai già letto però, non posso che consigliarti Colpa delle stelle!

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  6. Gente, basta con i Bildungsroman contemporanei; ma perché buttare tempo con gli epigoni, quando avete a disposizione i precursori. La letteratura per come la intendo io è morta con Thomas Bernhard, dopo di lui, solo stanche eco, e penosi plagi di stile o di trame.

    La donnina dall'anima crepuscolare, che sparisce improvvisamente, l'ha trattata mirabilmente il maestro Schnitzler nel racconto: "L'estranea", del 1902.
    Ripeto: è già stato detto e fatto tutto.

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    1. Basta con i Bildungsroman contemporanei? Scusa? Ognuno è libero di leggere quello che vuole. Leggere è uno svago e non è mai un "buttare tempo" e anche se questo libro non mi ha fatta impazzire, sono contenta di averlo letto. John Green è uno degli autori di romanzi per ragazzi apprezzato negli Stati Uniti. Non credo abbia bisogno di plagiare proprio nessuno.
      E poi non è una novità che ci sia una ragazza scomparsa in un libro. Non penso il primo caso sia stato quello del 1902 e quello di questo romanzo non sarà certo l'ultimo. Tutte le trame si somigliano, se vogliamo, in almeno qualcosa.
      Ma poi scusami, se non ti interessa la narrativa contemporanea di questo tipo e se "la letteratura per come la intendi tu è morta" perché ti prendi il disturbo di leggere recensioni riguardo libri che consideri spazzatura? E a commentarle addirittura? Solo per mostrare il tuo disprezzo e la tua altezzosità al mondo? Mah.

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  7. Perché sono un buono; infatti, -se non l'hai già fatto, correrai su Wikipedia, verrai a conoscenza di chi sono Bernhard e Schnitzler, e vedrai che tra un po', oltre a vantarti con gli amici per la tua frequentazione con due grandissimi della letteratura, forse comincerai a scrivere qualcosa di interessante.
    Dr.Nasapeti

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    1. Non l'ho già fatto perché non mi importa e non lo farò di certo. Leggo quello che mi pare e non vado in giro a vantarmi con nessuno. Se quello che scrivo non lo trovi interessante non vedo perché sei venuto a leggerlo. A questo punto non sei di certo il benvenuto. Va a lasciare i tuoi commenti saccenti altrove.

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    2. Mio Dio, ma l'hai preso sul serio sto misero blog eh. Guarda che l'ho trovato per caso, e inoltre la tua mediocrità ottusa fa solo in modo che il contradditorio -sempre utile- qui non esista, di conseguenza continuerete a cantarvela e suonarvela tra 4 gatti, per effetto della simpatia che gli inferiori provano tra di loro. Non lo ammetterai mai ma di Schnitzler o di Bernhard presto leggerai qualcosa. Visti i contenuti, ero comunque di passaggio, non temere.
      Dr.Nasapeti.

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    3. Grazie a dio sei di passaggio. Di certo non mi dispererò quando smetterai di darmi le tue inutili opinioni. Visto che tu sei sicuramente superiore gira a largo, vai dai tuoi amici superiori e compatitevi tra voi pensando di essere tali. Io me ne starò qui con i miei quattro gatti di cui di certo preferisco la compagnia alla tua. Ah e per tua informazione il blog ha più di 350.000 visualizzazioni - se ci sei arrivato per caso ci sarà un motivo no? - quindi mi sa che il gatto solitario sei tu in questo caso.
      No, ma comunque ti faccio i complimenti per il tuo enorme intelletto. La cultura è così che si misura. Se si leggono "grandi" autori si è superiori, certo. Credici.
      Comunque nemmeno mi conosci quindi evita di dare opinioni su cosa farò o non farò. Sono testarda e parecchio quindi non solo non mi informerò su questi autori in questa occasione, ma me ne terrò alla larga proprio perché me li ha consigliati mister so-tutto-io qui.
      Io leggo perché mi piace. E leggo quel che cavolo voglio. Mi piacciono libri di qualsiasi genere e contenuto e non mi devo certo giustificare con te che non sei nessuno.
      Visto che sei superiore poi perché sprechi il tuo utilissimo tempo per continuare a commentare nel mio "misero" blog? Proprio non lo concepisco. E se qui c'è qualcuno che si prende un po' troppo sul serio, sei tu che ti consideri dio. Vai, regala il tuo tempo prezioso all'universo che di certo ha bisogno di te! Come no. Ripeto, credici.

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  8. Denise non te la prendere....il solo fatto che la sua fonte sia Wikipedia, scritto da esseri inferiori come noi, la dice lunga....

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    1. Ma sì hai ragione... nemmeno vale la pena prendersela per certi maleducati -_-

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    2. La Rosy ? Suppongo sia una dei 4 felini; Ascolta La Rosy: hai cominciato a leggere l'altro ieri con decorrenza ieri, e già provi ad esprimere concetti Coram Populo?

      Edddaii.

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    3. Ancora qui tra gli inferiori sei?
      A quanto pare sei solo buono a offendere :D
      Fatti un giro sulla pagina facebook del blog così vedi i quattro gatti cosa pensano delle tue boiate.
      Ma poi ti rendi conto di essere solo un maleducato? Ti è mai passato per la testa che se avessi provato a dare consigli in modo diverso magari li avrei ascoltati ben volentieri? Invece no, continua pure a sentirti superiore. A me personalmente non può fregate di meno di quello che pensa uno come te :)
      Ma poi continui a dire di essere arrivato per caso di essere qui di passaggio e continui a venire a rispondere. Non devi proprio avere niente di meglio da fare :)

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    4. Hai proprio ragione!!

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  9. Non uso Facebook, al massimo google+, e ti giuro che sarei curioso, nonché onorato, di rispondere direttamente ad altri "letterati dello slogan".

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    1. Ah certo sei troppo superiore anche per facebook, avrei dovuto immaginarlo :)

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    2. 4 gatti? Bo, pensavo di essere brava a contare. Io vedo che siamo in 643. Ma mi sbaglio, sicuramente il mio cervello è inferiore rispetto a quello del DOTTOR (mi raccomando, continua a scriverlo perché sia mai che ce lo dimentichiamo!) Nasapeti. Scommetto che sei finito qui PER CASO e sempre PER PURO CASO hai pigiato qualche tasto sulla tastiera. Come per magia è comparso un tuo commento, totalmente inutile e sgarbato. Sempre per una casualità a noi sconosciuta hai infilato nei tuoi commenti qualche termine colto, che hai trovato PER CASO su un vocabolario. O Wikipedia. O google +. Chissà se le numerose casualità della vita ti riporteranno qui a leggere il mio commento, così potrai sfogare la tua frustrazione insultandomi.
      Ricordati caro DOTTORE che un commento è sempre ben accetto, utile e COSTRUTTIVO se scritto con garbo.
      In ogni caso, è stato bello risponderti, anche se purtroppo non sono ancora ai tuoi livelli di intelligenza. Infatti torno a leggere il libro di PEPPA PIG. Te lo consiglio, forse su wikipedia lo trovi.
      Miao ;)

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  10. Fenomeno; manchi di incisività, diciamo che non lasci il segno , impegnati un po' di più. E magari scopriremo chi è più cervellone tra me e te. Niente slogan da bar sport eh.

    Daydream; era questo il soggetto con il quale avrei dovuto scambiare opinioni letterarie? Riprova va. Io ci spero.

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    1. Ah allora forse non ci siamo capiti :)
      Nessuno vuole scambiare opinioni con te e a nessuno frega di quello che dici. Io ti avevo solo invitato a vedere cosa gli altri pensassero delle tue boiate. Il che è diverso. Visto che ti ritieni superiore com'è che non hai afferrato?
      Comunque guarda, nemmeno ti rispondo più. Sinceramente mi sei venuto a noia, mi fai anche un po' pena e ti è stata data già fin troppa attenzione che non meriti neanche alla lontana. Tu potrai non avere niente di meglio da fare che venire qui a fare il sapientone e il maleducato, ma io sì quindi ho finito di perdere tempo con te.

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  11. All'apparir del vero, tu misera cadesti.
    cit.wikipedia

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    1. Ma che noioso che sei. Ti diverti? Non ti sei ancora stufato? Non hai capito l'antifona? Piantala dài, che ci fai più bella figura. Nemmeno i bambini delle elementari sono tanto infantili.
      Senti comunque visto che non ci arrivi, te lo ripeto, mi infastidisci, mi hai scocciato, sono stanca di leggere le tue cavolate e ribadisco, non me ne frega un accidenti di niente di chi tu sia, di cosa pensi, eccetera eccetera. Quindi le cose sono due: o hai la decenza di capire che sei indesiderato e di togliere le tende perché sei ridicolo davvero, oppure inizierò a cancellare tutti gli inutili commenti che lasci. Fai tu, vedi se hai una dignità. Io non ho altro da dirti.

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  12. Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come fanno gli ambiziosi, per istruirvi.
    No, leggete per vivere.

    (Flaubert)

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  13. Posso chiederti una descrizione un po più dettagliata di quella che c'è scritta sopra di Quentin? Grazie mille

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    1. Scusa anonimo ma non ho ben capito la tua domanda >.< se ti esprimi meglio cerco di aiutarti :)

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  14. commento film "Città di Carta"?

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  15. vorrei un breve commento del film "Città di Carta"?

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  16. anche un commento personale
    tu cosa pensi di questo film

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    1. Questa è la recensione al libro ed è datata 2012. Il film devo ancora vederlo ^^

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  17. Ma cosa significa il titolo ( città di carta ) ?

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