lunedì 11 gennaio 2016

Recensione "Caledonya" di Alessandro Gatti e Mark Menozzi

Buongiorno lettori, come state? Io a malincuore da oggi torno alla solita vita e ricomincio a frequentare il caro (?) corso amministrativo. Per aprire la settimana al meglio comunque, volevo lasciarvi la recensione per Caledonya di Alessandro Gatti e Mark Menozzi, uno degli ultimi romanzi che ho letto a dicembre.



Caledonya
Alessandro Gatti, Mark Menozzi
Editore Mondadori ● Pagine 260
Rilegato 16,00 € ● Brossura N/D ● Ebook 4,99 €

Trama: Ysall vive in una fattoria nell'isola di Caledonya. Ha tredici anni e un nome da maschio, che le ricorda in ogni momento che i suoi genitori non l'hanno mai voluta.
Quando alla fattoria si presentano due Cercamaghi dell'Accademia di Magia di Stormwall, nessuno pensa a lei come candidata per diventare Apprendista Mago: d'altra parte, nella storia millenaria dell'Accademia, i Maghi sono sempre stati maschi. Eppure è proprio il nome di Ysall quello che i due Cercamaghi leggono sulle pergamene del Venerando Codice dell'Accademia...
Il viaggio verso Stormwall è lungo e insidioso: sulle tracce della ragazza ci sono un malvagio Redòir e il suo Mastino Nero, ingaggiati da un misterioso uomo con l'orecchino dell'isola di Albion. Ysall deve raggiungere l'Accademia in tempo e, una volta arrivata, dovrà trovare la forza di credere in se stessa per diventare la prima Maga nella storia di Stormwall.



Recensione
Ysall ha dodici anni ed è cresciuta nella fattoria di famiglia, dove si è sempre occupata delle faccende di casa ed è sempre stata trattata con malcelato disprezzo dai genitori, che avrebbero preferito avere un terzo figlio maschio piuttosto che una femmina. Ysall pensa che la sua misera vita sia stata scritta, ma quando un giorno alla porta della fattoria bussano due Cercamaghi dell'Accademia di Stormwall, ogni cosa cambia.

In tutta l'isola di Caldeonya, e anche nelle isole vicine, non si è mai sentito di una Maga femmina, eppure il nome che i Cercamaghi hanno sulla pergamena è proprio quello di Ysall e, quando le viene chiesto di superare una prova per dimostrare i suoi poteri, lei scopre inaspettatamente di possedere un innato talento.
Il compito dei Cercamaghi è dunque quello di portare Ysall all'Accademia in tempo per l'inizio dei corsi dei nuovi Apprendisti, ma durante il viaggio si renderanno conto di aver sottovalutato la loro missione. Qualcuno è intenzionato a rapire Ysall e i Cercamaghi si ritroveranno a doverla difendere con le unghie e con i denti.

Caledonya è un romanzo destinato ai lettori più giovani, quelli che si trovano a passare dall'infanzia all'adolescenza. Purtropppo, mi preme dirvelo, di rado riesco ad apprezzare romanzi rivolti a questo genere di pubblico e questa è stata solo un'ennesima conferma. C'è qualcosa, in queste storie per i più piccoli, che mi lascia sempre insoddisfatta. Perché continuo a provarci di tanto in tanto, allora, vi chiederete? Be', si tratta di semplice curiosità. Quest'anno ad esempio mi sono ritrovata a leggere, senza averlo programmato, The academy di Amelia Drake (trovate QUI la mia recensione) e l'ho molto apprezzato. Sono più che convinta che, nel mucchio, ci siano alcuni di questi romanzi che meritano tantissimo e che sanno regalare emozioni anche ai più grandi, eppure sto iniziando ad avere l'impressione che siano perle più uniche rare.

Caledonya ha senz'altro il pregio di lasciarsi leggere tranquillamente nel giro di poche ore. La trama l'ho trovata abbastanza piena e scorrevole, ma non all'altezza delle mie aspettative. Personalmente ero molto curiosa di vedere come sarebbe stata l'Accademia di Magia, ma ci si arriva soltanto dopo varie peripezie abbastanza ripetitive e noiose a fine libro - che tra l'altro si conclude nel mezzo di una scena totalmente a caso - e ne sono rimasta molto delusa per via dei molteplici richiami troppo spinti alla serie di Harry Potter: il preside vecchio e saggio, l'insegnante severo che prende di mira subito la protagonista spingendola ad andarsene via dalla scuola senza ragione, il ragazzino proveniente dalla famiglia "nobile" che chiede a Ysall di fare amicizia (con tanto di dialogo alla Harry/Draco "so scegliermeli da sola gli amici" che si commenta da solo) eccetera.

Riflettendoci sopra, mi rendo conto di divagare, ma credo che il vero problema sia nel modo in cui questi libri sono scritti. Fin troppo spesso ho l'impressione che i lettori vengano trattati da ingenui, ma essere giovani non vuol dire essere di dubbia intelligenza. Credo che il segreto stia tutto lì. Se il romanzo è rivolto a un pubblico giovane, ma è scritto con una certa maestria e in modo maturo e non banale, riesco a godermelo, altrimenti mi viene a noia. E questo libro purtroppo, l'avrete capito, appartiene al secondo caso. Voi cosa ne pensate? Vi avventurate mai tra queste letture o preferite restare su qualcosa di più adulto? Fatemi sapere, sono curiosa!



Le tre isole di Alessandro Gatti & Mark Menozzi
  1. Caledonya, 2015
  2. Albion, 2015
  3. Eyre, 2016

12 commenti:

  1. Io ricordo libri per ragazzini molto piacevoli. Certo non posso darci chissà che voto perché l'età (la mia) è quella che è, ma saprei se regalarlo a un giovane lettore o meno.
    Magari questo non è un gran romanzo e basta.
    Mi faccio mille trip mentali anch'io quando ne finsico uno, ma poi alla fine cado sempre lì: de gustibus... ma non solo ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche io inizio ad essere troppo cresciutella forse :D
      La prossima volta che vorrò tentare qualcosa di questo genere mi butterò magari sul sicuro v.v scegliendo il titolo con più cura... e speriamo bene!

      Elimina
  2. Premettendo che la copertina è bellissima, credo che alla fine il romanzo si riduca solo a quella e mi dispiace perché, da quanto leggo, i presupposti per un buon libro c'erano tutti. Personalmente ho abbandonato un po' queste letture dopo essermi imbattuta in Harry Potter, perché fare il confronto viene più che naturale ed è sempre a favore del mitico Harry :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh in effetti... la Rowling è imbattibile senza dubbio :D
      Io comunque non pretendo di trovarmi di fronte il nuovo Harry Potter, ma comunque qualcosa di carino e di non troppo infantile... continuerò comunque a cercare v.v non mi arrendo!

      Elimina
  3. Da tanto non leggo qualcosa per i più giovani ma come genere mi piace molto. Amo i lieto fine e si può star certi che nei libri per ragazzi c'è sempre!! Però come te cerco qualcosa comunque di maturo, che non sia proprio banale e prevedibile. Andrà meglio la prossima volta magari :)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Lo spero ^.^ di sicuro non mi arrenderò, magari la prossima volta cercherò di andare sul sicuro, con titoli più noti, nella speranza di trovare quel qualcosa di più che in questo caso mi è mancato :)

      Elimina
  4. Secondo me, il problema non è del target, ma del romanzo. E dico senza averlo letto, ma adorando la narrativa per bambini - vedi lo splendido De Fombelle. ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Allora sarà che ho sfortuna io :P però non ho intenzione di desistere... cercherò senz'altro di dare altre occasioni ad altri romanzi per i più giovani ^.^

      Elimina
  5. Non sono d'accordo questa volta v_v a me è piaciuto tantissimo, anche se ho preferito di gran lunga il secondo libro della serie (: E' molto più pieno e meno 'noioso'. Sono d'accordo che il tragitto tra la casa di Ysall e l'accademia non sia stato proprio interessante e a volta anche io mi sono trovata ad essere rallentata nella lettura, ma mi è piaciuto molto come libro.. Ti consiglio di leggere anche il secondo libro perché è davvero più carino e più dinamico rispetto a questo (:

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi spiace che questa volta i nostri pareri sono discordi >.< io ci ho provato e l'ho iniziato con tutte le buone intenzioni... non mi ha preso proprio però :/
      Non so però se avrò il coraggio di leggere anche il secondo sinceramente >.<

      Elimina
  6. Potrei dargli una possibilità. Talvolta mi ci butto, ma preferisco trame più complesse perchè come te sono poco entusiasta a fine lettura.Vedi Doll Bones della Black. Ammetto che sono intrigata da L'accademia del bene e del male di cui ho sentito ben parlare.

    RispondiElimina
  7. il middle grade "seriale" mi intriga sulla carta e mi delude, all'atto pratico. Ai giovani lettori viene risparmiata ogni provocazione, se si presume arrivino a capire, che so, un 7 in una scala da 1 a 10, gli si rifila un 4. Plot inutilmente complicati, ispirati solo dal colpo di scena, zero approfondimenti, zero conflitti emotivi. Meglio addormentarli da giovani, sti ragazzini, sia mai che comincino a pensare, eh!

    RispondiElimina