martedì 16 gennaio 2018

Recensione "Dov'è finita Audrey?" Sophie Kinsella

Buongiorno lettori come state? Io me la sono passata meglio di sicuro... che trauma il ritorno alla normalità! Vorrei tanto trasferirmi in pianta stabile in un qualche chalet su una montagna sperduta per non fare più ritorno. Qualcuno viene a farmi compagnia?
Oggi comunque ho deciso di parlarvi di un romanzo arrivato nelle nostre librerie qualche anno fa. Non avevo letto mai niente della Kinsella e questo titolo in particolare non mi convinceva al cento per cento, invece sapete com'è andata a finire? Dov'è finita Audrey? mi è proprio piaciuto. Tanto. E adesso vi spiego anche il perché!



Dov'è finita Audrey?
Sophie Kinsella
Editore Mondadori ● Pagine 285
Cartonato 16,00 € ● Brossura 13,50 € ● Ebook 7,99 €

Trama: Audrey ha quattordici anni e da tempo non esce più di casa. Porta perennemente grandi occhiali scuri, e non certo per fare la diva, ma perché questo è il suo modo per proteggersi dalle persone che la circondano e sfuggire al rapporto con gli altri. A scuola le è successo qualcosa di brutto che l'ha profondamente segnata, e ora Audrey è in terapia per rimettersi da attacchi d'ansia e panico che non le permettono di condurre una vita serena e avere contatti con il mondo esterno. Prigioniera nella propria casa, riesce a guardare negli occhi solo Felix, il fratellino più piccolo. Suo fratello Frank, invece, ha un anno più di lei ed è ossessionato dai videogames e - con grande preoccupazione della madre iperprotettiva e vagamente nevrotica - non si stacca un attimo dal computer e dal suo amico Linus che condivide la sua stessa mania. Quando Audrey incontra Linus per la prima volta, nasce in lei qualcosa di diverso, e piano piano riesce a trovare il modo di comunicargli le sue emozioni e le sue paure. Sarà questa la scintilla che aiuterà non solo lei, ma la sua intera famiglia scombinata.


Recensione
Da quando ha subito un bruttissimo episodio di bullismo a scuola, Audrey, presa brutalmente di mira da alcune compagne, non si è più ripresa. Dopo aver passato parecchie settimane in ospedale, si è rintanata in casa, affetta da una brutta fobia sociale e da depressione, a fare i conti con il derivante disturbo da stress post-traumatico.
Audrey non riesce più a guardare nessuno negli occhi, nemmeno i suoi familiari. Rifugge ogni forma di contatto, si nasconde dietro a un paio di occhiali da sole scuri e non è più capace di scambiare una parola con degli estranei. L'idea di uscire fuori dal suo piccolo nascondiglio per lei è improponibile. Per fortuna però niente è perduto, non del tutto.

Grazie all'aiuto e all'affetto della sua strampalata famiglia, all'attenta supervisione della sua terapeuta, e grazie a Linus, un amico di suo fratello che riesce a fare breccia e a instaurare, piccolo passo dopo piccolo passo, un rapporto speciale con lei, Audrey riesce pian piano a ritrovare se stessa e la voglia di tornare a sorridere.

La cosa che secondo me rende questo romanzo davvero speciale è il modo insolito in cui la Kinsella ha deciso di approcciarsi ai lettori per narrare la storia di Audrey. Nonostante le premesse possano lasciare intendere che si tratti di un libro pesante, non è affatto così. La voce di Audrey è pulita, semplice, priva di odio e rancore. Tramite i pensieri della sua protagonista, la Kinsella riesce ad avvicinarsi al lettore in punta di piedi e a renderlo partecipe, mostrandosi perfettamente in grado di fargli toccare con mano i sentimenti, per niente superficiali, di Audrey, senza però essere angosciante e oppressiva. Un punto di forza non da poco, che rende questo romanzo unico e meritevole.

A popolare le pagine poi, ci sono un sacco di personaggi fantastici, capaci di regalare note di colore e allegria. La madre di Audrey, che agli occhi di qualsiasi adolescente potrebbe sembrare il diavolo in persona, ma che in realtà è soltanto una donna preoccupata e stressata. Frank, il fratello maggiore, con la sua sfrenata ossessione per i videogiochi e il piccolo Felix, felice e contento nel suo mondo da bimbo. Linus fra tutti, forse proprio per il suo modo semplice e accorto di conquistare Audrey e di starle vicino, è quello che mi è piaciuto di più.

Consiglio a occhi chiusi la lettura di questo romanzo un po' a tutti. Se avete voglia di una storia dolce, che sappia intrattenere e coinvolgere e che sappia parlare di cose importanti senza però aver bisogno di alzare troppo i toni, questa lettura fa proprio al caso vostro!


5 commenti:

  1. Letto ai tempi della sua uscita e letteralmente adorato! Avevo letto molti libri dell'autrice in precedenza e mi ha molto colpito il suo saper passare con assoluta naturalezza dai chick lit cui ci aveva abituato a questo young adult così riuscito e profondo. L'ho regalato più di una volta e credo sarà uno di quei libri che ricorderò a vita!

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  2. Sophie Kinsella mi piace molto. Solitamente ha un modo di scrivere leggero e che conquista, ma questo libro non l'ho neanche guardato. La tua recensione invece mi ha fatto venire voglia di leggerlo. Grazie.

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  3. Era piaciuto tanto anche a me! Adorabile! Spero che la Kinsella scriva ancora libri con protagonisti adolescenti :)

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  4. Anche a me è piaciuto tantissimo e lo trovo molto bello e adatto alle ragazzine adolescenti :-)

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