lunedì 12 febbraio 2018

Recensione "Io, robot" Isaac Asimov

Buongiorno lettori come state? Ultimamente sto trovando soltanto il tempo per lasciarvi qualche recensione, e ne ho parecchie in arretrato ancora da scrivere! In teoria, entro una decina di giorni, dovrebbe volgere al termine questo mio periodo così carico, sia lavorativamente che personalmente parlando. Non vedo l'ora di tornare ad avere un po' di respiro, di mettere da parte lo stress e di trovare di nuovo un po' di tempo per il blog.
Oggi comunque, vi parlo di Io, robot raccolta di racconti del celebre Isaac Asimov, scrittore che di sicuro tutti, in un modo o nell'altro, conoscete. Era da tempo che mi ripromettevo di leggere qualcosa di suo e posso dire che questo primo approccio non è andato male, ma poteva senz'altro andare meglio.



Io, robot
Isaac Asimov
Editore Mondadori ● Pagine 182
Cartonato N/D ● Brossura N/D ● Ebook N/D

Trama: Pubblicata per la prima volta nel 1950, questa celebre antologia raccoglie i più significativi racconti che il più prolifico e famoso scrittore di fantascienza di tutti i tempi ha dedicato ai robot. È proprio in questo libro che Asimov detta le tre Leggi della robotica, che regolano appunto il comportamento delle "macchine pensanti" e che da allora in poi sono alla base di tutta la letteratura del genere.




Recensione
A cavallo tra un ipotetico passato e un possibile futuro, la U.S. Robotics, leader mondiale nel settore, si occupa della progettazione e della costruzione dei robot positronici, particolari androidi dotati di "cervelli" tecnologici che fanno di queste macchine delle creature intelligenti e funzionali per l'uomo.

In questa raccolta di racconti, Asimov ci guida attraverso il mondo da lui creato. Al lettore vengono fin da subito enunciate le Tre leggi della robotica, su cui poi si sviluppano praticamente tutte le novelle.
La novella che apre la raccolta, intitolata ROBBIE, è stata quella che in assoluto ho preferito perché rispetto alle altre è molto diversa. Racconta infatti del particolare rapporto di amicizia che si viene a creare tra Robbie, un robot maggiordomo e Gloria, la bambina di cui si prende cura.
Tutti gli altri otto racconti, vedono invece comparire personaggi ricorrenti collegati alla U.S. Robots: Donovan e Powell, due operatori il cui scopo è quello di testare dei nuovi robot e risolverne le problematiche, e Susan Calvin, robopsicologa.

A primo impatto sono stata positivamente colpita dai racconti iniziali, poi purtroppo il mio interesse è andato a scemare e la noia ha preso il sopravvento perché secondo me, il più grande difetto che ha questa antologia, è quello di contenere racconti che presentano dinamiche troppo simili tra loro, anche se ho il sospetto che sia più una sorta di marchio di fabbrica dell’autore piuttosto che un problema da ricollegare a un singolo caso.

Fatta eccezione per LA PROVA, racconto un po’ diverso in cui un politico viene accusato di essere un robot sotto mentite spoglie umane, gli altri racconti sono strutturati tutti allo stesso modo.
Sia in GIROTONDO che in SECONDO RAGIONE che in IL ROBOT MULTIPLO e infine in EVASIONE, i due operatori Donovan e Powell vengono invitati a testare dei nuovi robot per verificarne la funzionalità, oppure si trovano alle prese con qualche guaio causato dai robot. In ognuna di queste storie, i due si arrovellano e, dopo una svariata serie di tentativi, più o meno disperati, comprendono che le disfunzionalità sono in qualche modo dovute, per un motivo o l’altro, a un conflitto di qualche genere tra le Leggi. Una cosa che può essere interessante all'inizio, ma che inizia presto a stancare.

Anche i restanti racconti, in cui a essere protagonista è la robopsicologa Susan Calvin, non brillano in particolare modo e la risoluzione del tutto è sempre legata alla scoperta di un conflitto tra le Leggi. Fra questi comunque, non ho trovato malvagi BUGIARDO, con protagonista un robot in grado di leggere il pensiero, e IL PICCOLO ROBOT SCOMPARSO, in cui invece a fare impazzire la Calvin, è un robot a cui è stato ordinato ironicamente di nascondersi, istruzione presa dall'androide però fin troppo alla lettera.
Meritevole di nota è l’ultimo racconto, IL CONFLITTO EVITABILE, che vede i robot, ormai troppo sviluppati, cercare di prendere il sopravvento sull'umanità per il bene della stessa.

Per concludere posso dire di aver trovato la raccolta per certi versi interessante, ma ahimè troppo ripetitiva e dispersiva. Una cosa è certa: Asimov si è divertito come un bambino in un negozio di caramelle a creare e mettere in piedi queste storie cervellotiche. Indubbiamente è riuscito a dare vita a un universo con delle regole tutte sue ed è una cosa lodevole. Da lettrice però personalmente, avrei preferito racconti più 'umani', o meglio, più incentrati sui robot e sulle loro particolarità - come nelle storie ispirate che abbiamo tutti visto sul grande schermo negli anni - piuttosto che sulle loro problematiche tecniche.

8 commenti:

  1. Conosco Asimov di fama, ma non ho letto nulla di suo. Peccato per i racconti troppo simili u.u Se dovessi leggere qualcosa di suo, data la recensione, non credo inizierei da quest'opera.

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    1. Io non so se dargli o meno un'altra occasione in futuro... ho come l'impressione che possa essere una sua prerogativa questo ribattere sugli stessi schemi e sugli stessi temi... chissà!

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  2. Anche io conosco di fama Asimov ma non ho mai letto nulla di suo. Se devo essere sincera non mi ispira molto però segno lo stesso...magari un giorno...

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  3. un po' mi hai incuriosito mannaggia!XD

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  4. Questo libro l'ho letto molto tempo fa. Dovrei riprenderlo perchè non lo ricordo più. Invece mi ricordo il ciclo della Fondazione che ho apprezzato moltissimo. Asimov era uno scittore geniale che ho amato moltissimo per le sue idee e i suoi scritti. Molti scrittori di fantascienza si sono ispirati a lui. Sono contenta che ne hai parlato nel tuo blog. Questo libro l'ho avuto tra le mani proprio la scorsa settimana perchè volevo parlarne nel mio blog. Che coincidenza.

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  5. Il Pargolo legge Asimov, anzi leggeva... dopo due libri e nessun colpo di fulmine è passato a Dick.

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