venerdì 1 marzo 2013

Recensione "Bianca come il latte, rossa come il sangue" di Alessandro D'Avenia

Sera everybody! Era da un po' troppo che rimandavo questa recensione a causa del poco tempo, ma finalmente oggi il tirocinio è finito! Quindi recupererò presto tutti i post arretrati, ma adesso è il momento della recensione di Bianca come il latte, rossa come il sangue di Alessandro D'Avenia. Dopo averlo finito ho capito perchè da anni, ogni volta che andavo in libreria e lo scorgevo, mi chiamava.



Bianca come il latte,
rossa come il sangue

di Alessandro D'Avenia
Editore: Mondadori
Prezzo: 13,00 €
Pagine: 254

Trama: Non è solo un romanzo di formazione, non è solo il racconto di un anno di scuola, è un testo coraggioso che, attraverso il monologo di Leo – ora scanzonato e brillante, ora più intimo e tormentato – racconta cosa succede nel momento in cui nella vita di un adolescente fanno irruzione la sofferenza e lo sgomento --- Leo ha sedici anni: ama le chiacchiere con gli amici, il calcetto, le scorribande in motorino e vive in perfetta simbiosi con il suo iPod. Le ore di scuola sono uno strazio, i professori “una specie protetta che speri si estingua definitivamente”. Così, quando arriva un nuovo supplente di storia e filosofia, lui si prepara ad accoglierlo con cinismo e palline inzuppate di saliva. Ma questo giovane insegnante è diverso: una luce gli brilla negli occhi quando sprona gli studenti a cercare il proprio sogno. Leo ha un nemico che lo atterrisce: il bianco. Il bianco è l’assenza, tutto ciò che ha a che fare con la privazione e la perdita è bianco. Il rosso invece è il colore dell’amore, della passione, del sangue; rosso è il colore dei capelli di Beatrice. Perché un sogno Leo ce l’ha e si chiama Beatrice, anche se lei ancora non lo sa. Leo ha anche una realtà, Silvia, una presenza affidabile e serena. Quando scopre che Beatrice è ammalata e che la malattia ha qualcosa a che fare con quel bianco che tanto lo spaventa, Leo dovrà scavare a fondo dentro di sé, sanguinare e rinascere, per capire che i sogni non possono morire e trovare il coraggio di credere in qualcosa di più grande .



Recensione
Leo può sembrare il tipico adolescente italiano: frequenta le scuole superiori, se ne va in giro spericolato sul suo bat-cinquantino, ha degli amici che gli vogliono bene, gli piace giocare a pallone e non gli piace per niente andare a scuola. La verità è che dietro a questa facciata c'è molto di più. Lui vede tutto attraverso una prospettiva speciale, tutta sua.
Per Leo ogni colore è una cosa: il bianco rappresenta il nulla, l'azzurro lo attribuisce alla calma e alla serenità che gli ricordano gli occhi della sua migliore amica Silvia, ma il suo colore è senza dubbio il rosso. Rosso come l'amore, rosso come il sangue e rosso come i capelli che l'hanno fatto innamorare di Beatrice.

Ci ritroviamo alle prese con una di quelle solite cotte che tutti i ragazzi si prendono a quell'età. Una di quelle cotte che ci spinge a dire di amare persone con il quale non abbiamo neanche mai parlato. Chi di noi non si è mai ritrovato in questa situazione? Infatti Leo pensa di amare Beatrice anche se non la conosce. Il suo sentimento è timido, ingenuo e pieno di passione. Sogna ad occhi aperti il giorno in cui riuscirà finalmente a parlarle e scopriranno di essere fatti l'uno per l'altra, ma avrà un drastico risveglio quando scoprirà che Beatrice è stata assente tanto a lungo da scuola perchè ha scoperto di avere la leucemia.

All'inizio non riesce a capacitarsene. Leo si ritrova a imprecare contro Dio e contro il mondo e contro l'unico professore - da lui soprannominato il Sognatore - che sia riuscito a fare una breccia dentro di lui. Passa una fase di rabbia e negazione in cui pensa che i suoi sogni siano destinati a non avverarsi mai, l'unica che riesce sempre e comunque a tenerlo per mano è Silvia.

Quando finalmente, dopo varie sventure, con un piccolo aiuto si deciderà a presentarsi a Beatrice e a dirle che l'ama non si troverà davanti la ragazza che aveva sempre immaginato. Mentre lui è pieno di speranza in una possibile guarigione, Beatrice sente che non ce la sta facendo e si prepara a morire. Durante le giornate passate a farle compagnia, Leo grazie a lei imparerà a guardare oltre e a vedere quello che ai suoi occhi era sempre passato inosservato.

Inutile dire quanto io abbia adorato questo romanzo! D'Avenia, con il suo stile fresco e scorrevole, è riuscito a coinvolgermi e a inchiodarmi alle pagine. Il romanzo sembra davvero scritto da un adolescente che sta amando, soffrendo, crescendo. Il tutto incorniciato da un'ambientazione in cui mi sono ritrovata, pagina dopo pagina.

Ho finito il libro in un paio di giorni e posso solo dire che non vedo l'ora di leggere qualcos'altro di questo scrittore perchè ho il sentore che sia uno di quelli che non delude mai! Ovviamente consiglio tantissimo questo titolo. Un ottimo romanzo di formazione!

«Sono nato il primo giorno di scuola, cresciuto e invecchiato in soli duecento giorni.»



I romanzi di Alessandro D'Avenia
  • Bianca come il latte rossa come il sangue, 2010
  • Cose che nessuno sa, 2011

33 commenti:

  1. La citazione è stupenderrima, tanto bella che ho coniato una parola nuova *^*
    Devo rimediare! Pensare che la prof di italiano mi aveva chiesto se volevo leggerlo così me lo prestava XD

    RispondiElimina
    Risposte
    1. È la citazione che c'è dietro alla copertina... mi è piaciuta troppo *-*
      Spero piacerà anche a te il libro :D

      Elimina
  2. Ora mi hai fatto venire ancora più voglia di leggerlo!!!=) La settimana prossima devo andare in biblioteca e lui tornerà a casa con me!!xD

    RispondiElimina
  3. Brava donna! Così si fa! Io devo ancora riportalo indietro :P

    RispondiElimina
  4. è uno dei libri che corteggio da tanto e che non mi sono ancora decisa!!mi sa che...devo ...vero?:D

    RispondiElimina
  5. bellissima citazione e recensione in generale u.u
    ti ho già detto le remore che ho verso questo libro, don't know why!
    Credo che sia arrivato il momento di leggerlo e vedere a chi dare ragione, a te o all'altra mia amica :D

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Alla fine, come con tutte le cose, sono anche gusti eh :)
      Però penso che potrebbe piacerti v.v

      Elimina
  6. Devo ancora leggerlo ma mi ispira tantissimo!! la tua recensione mi ha convinta ancora di più! :)

    RispondiElimina
  7. Voglio leggerlo il prima possibile :D

    RispondiElimina
  8. Io lo avevo ma il mio hard disk si è rotto e lui era li dentro >.< speriamo che possa recuperare almeno gli ebook -_-" lo volevo leggere ma lo rimandavo e ora cavoli... quasi quasi me lo compro e chiudiamola qui ;p

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si poi comunque ora c'è anche la versione diciamo economica tascabile! L'ho vista in libreria l'altro giorno *A* che bella!

      Elimina
  9. Era da un po' che questo titolo mi attirava, adesso dovrò prendere il coraggio a due mani e leggerlo^^
    Bellissima la citazione *.*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. *A* leggilo, leggilo! Secondo me ne vale la pena ;)

      Elimina
  10. Anche a me è piaciuto molto!!Non vedo l'ora di vedere il film =)

    RispondiElimina
  11. Oh. God. Deni con questa recensione mi hai ricordato tutti i sentimenti che ho provato mentre leggevo questo libro bello come l'immenso (?).
    E' una bellissima recensione sentita e sono contenta un sacco che ti sia piaciuto quanto piacque a me :*

    RispondiElimina
    Risposte
    1. P.S. Ho fatto uno sforzo ed ho visto (non sentito, che non sia mai) il video dei Modà e devo dire che sono un po' scettica per quanto riguarda l'attore che interpreta Leo, ma Beatrice e Silvia mi piacciono perciò tengo le dita - anche quelle dei piedi - incrociate. Speriamo che riesca a trasmettere tutto ciò che abbiamo provato durante la lettura del libro. :D

      Elimina
    2. Ma grazie *A*
      A me non dispiace l'attore che fa Leo, secondo me ci sta bene :)
      Non vedo l'ora di vedere il film *-*

      Elimina
  12. Mh mh, forse allora ci devo riprovare... quando ho provato a leggerlo, un paio d'anni fa (mi pare), l'ho abbandonato dopo poco... vedremo :-P

    RispondiElimina
  13. Io l'ho letto qualche anno fa, in estate e a "scrocco". Aiutavo dei ragazzini con i compiti delle vacanze... un'impresa: non avevano assolutamente voglia di mettersi sui libri o di leggere quel poco che gli era stato assegnato. La madre continuava a comprare nuovi libri per loro, sperando di convincerli in qualche modo.
    Tra questi vi era proprio questo romanzo; è finita che l'ho letto io. Ricordo la sorpresa: non mi aspettavo che fosse così intenso.
    All'inizio mi sembrava pieno di stereotipi "adolescenziali" sulla prima cotta, l'età della ribellione etc. e invece, mi sono dovuta ricredere: Leo compie un'evoluzione sorprendente, una crescita vera e propria.
    p.s Alla fine sono riuscita a convincere uno dei ragazzini a leggerlo ;)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. LOL i ragazzini a meno che non siano abituati di solito fanno fatica a voler leggere qualcosa :P figuarsi poi se per la scuola!
      Comunque si sono rimasta anche io sorpresa della profondità :D

      Elimina
  14. Sempre suo è "cose che nessuno sa" e devo iniziarlo anche io (quando?).
    Ti do ragione su ogni singola parola. E' poesia questo libro. Una storia semplice che stravolge il cuore e che si beve!

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Eh infatti quello voglio leggerlo pure io! L'ho visto in libreria ed ero tentatissima di comprarlo! Benedetto portafoglio XD

      Elimina
  15. awww anch io son sempre attratta da questo libro quando entro in una libreria, ma non lo compro mai... dopo questa recensione però mi sa che la prossima volta che entrerò in libreria sarà quella giusta (;

    RispondiElimina