domenica 7 aprile 2013

Recensione "Hybrid - Quel che resta di me" di Kat Zhang

Salve e ancora buona domenica anche se ormai è quasi finita! Alla fine oggi ce l'ho fatta, avendo parecchio tempo libero, e sono finalmente riuscita a finire Hybrid - Quel che resta di me di Kat Zhang e quindi eccovi la mia recensione.



Hybrid - Quel che resta di me
di Kat Zhang

Titolo originale: What's left on me
Editore: Giunti Y
Prezzo: 14,50 €
Pagine: 416

Trama: Non dovrei più esistere, ma sono ancora qui. In un mondo alternativo, ogni persona nasce con due diverse personalità, due anime. Con il passare del tempo, in modo naturale, l’anima dominante prende il sopravvento e quella recessiva viene dimenticata, scompare come un amico immaginario che ci ha tenuto compagnia solo nell'infanzia. Il sopravvivere delle due anime dopo la pubertà è illegale e visto dalla società come un’aberrazione da correggere. Ma in Addie, nonostante i suoi sedici anni, è ancora presente Eva, la sua seconda anima. Rannicchiata nella mente di Addie, Eva interagisce con l’altra parte di sé: come due vere sorelle si amano, si proteggono, ma possono diventare anche gelose l’una dell’altra. Nonostante tutti i tentativi per difendere e nascondere l’esistenza della debole Eva, il segreto di Addie viene scoperto.

Recensione
Chi di noi nella vita, non ha desiderato almeno una volta, di non essere solo? Badate bene, non parlo di quella solitudine che si sconfigge stando con la famiglia o con gli amici, ma di quella solitudine interiore che ci caratterizza tutti quanti. Spesso abbiamo la sensazione che nessuno possa capirci e che proprio quando ne abbiamo più bisogno, non ci sia mai qualcuno a prenderci per mano e a dirci che andrà tutto bene.
Se non dovesse essere per forza così? Se potessimo non essere mai soli?

Nell'universo creato da Kat Zhang questo è possibile. Ognuno nasce con due anime in un corpo, nessuno viene alla luce da solo. Certo, la convivenza non è sempre facile. Le due anime possono andare d'accordo, come possono lottare per assumere il controllo del corpo.
A una certa età comunque, è previsto che ogni individuo si stabilizzi e che l'anima recessiva scompaia. Se questo non succede, si viene considerati ibridi, instabili. Gli ibridi sono considerati un pericolo e come tale vengono trattati.

Il lettore segue la storia di Addie ed Eva, due anime che abitano un solo corpo. Addie avrebbe dovuto stabilizzarsi già da tempo e ha avuto parecchi problemi con i medici per questo suo problema, ma anche se nessuno lo sa, Eva è ancora lì, non riesce più a muoversi o a parlare, ma c'è e Addie non vuole separarsene, non davvero. Tuttavia Addie, cerca di passare inosservata e di sembrare normale, come se Eva fosse scomparsa.
Arriveranno però presto Hally e la sua anima nascosta Lissa a sconvolgere la sua vita insieme al fratello Devon con Ryan, il suo seguito. Cercheranno di aiutare Eva a muoversi liberamente, ma alla lunga non tutto andrà secondo i piani.

Addie ed Eva, Hally e Lissa, Devon e Ryan verranno presi e portati in un ospedale specializzato per curare gli ibridi, ma la realtà è che - come in molti distopici accade - niente è come sembra e la società influisce su ogni individuo più di quanto non ci si possa immaginare. Insieme i ragazzi cercheranno un modo per scappare, per tornare liberi senza perdere nessuno.

L'idea di questo mondo alternativo l'ho adorata fin da subito, mi ha terribilmente affascinata e mi ha ricordato la realtà creata da Philip Pullman nella serie Queste oscure materie, in cui nessuno è solo e ognuno ha il suo daimon a fargli sempre compagnia.

Ho trovato lo stile dell'autrice molto interessante, ricco di dettagli minuziosi che ho davvero apprezzato. Mi sono piaciuti i personaggi e li ho trovati ben caratterizzati. C'è stata però una parte del libro, dopo la cattura di Addie ed Eva, che non mi ha convinta del tutto. La narrazione ai miei occhi, è come se avesse iniziato a scorrere in modo più lento, come se avesse subito un vero e proprio arresto. Mentre l'inizio mi aveva colpita facendomi avere voglia di leggere sempre di più, dopo quell'evento il mio entusiasmo è un po' scemato per poi risollevarsi un tantino in alcuni tratti. In conclusione, la lettura è stata piacevole, ma il ritmo un po' inconstante se capite cosa intendo.

Consiglio sicuramente il romanzo a tutti i fan della distopia e di queste realtà alternative che trovo davvero geniali. Sono davvero curiosa per quanto riguarda il seguito, voglio proprio vedere cos'ha ancora quest'autrice da offrire e come proseguirà la storia degli ibridi.



The hybrid chronicles di Kat Zhang
  1. Hybrid - Quel che resta di me, 2013 (What's left on me, 2012)
  2. Inedito (Once we were, 09/2013)
  3. Inedito (Untitled, 2014)

9 commenti:

  1. anch'io attendo il seguito e concordo con te, ho amato il romanzo ma è vero gli manca qualcosa, non so se è il ritmo o altro, io non sono riuscita a dare un nome a cosa è che manca, ma qualcosa c'è. Per esperienza, comunque, spesso i primi delle serie lasciano sempre un po' così e poi volano alti con i seguiti.. staremo a a vedere!!! grazie per la dritta sulla data di pubblicazione del seguito:) non la sapevo..starò all'erta:)

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    1. Si può anche darsi che il seguito sia migliore!
      Anche io non ho ben capito cos'era che mancava al libro... so solo che dopo lo sprint iniziale... il mio entusiasmo è andato a calare e calare e si è risollevato un po' solo verso la fine... boh °-°

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  2. Io non ho ancora letto questo libro!! quindi non so dire se gli manca qualcosa!!
    Sicuramente nel seguito, l'autrice non ripeterà lo stesso sbaglio!!

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    1. Bisognerebbe vedere se però l'autrice se n'è effettivamente accorta X°D chissà!

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  3. effettivamente il ritmo nel centro ricerche è lento ma credo che si adatti all'atmosfera! sono curiosa di capire come risolverà la storia d'amore!

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    1. Quello direi che ce l'ha fatto intendere con le ultime parole alla fine che dice Jackson a Eva :)

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  4. Spero bene! Questo romanzo mi aveva colpita molto ;-)

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  5. Eva l'ho adorata *^* Per quanto riguarda il ritmo dopo la cattura anche secondo me dipende dall'atmosfera ;)
    Aspetto il secondo per vedere come evolve il tutto.

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    1. Sì anche io ho adorato Eva e mi sono sentita più in empatia con lei che con Addie :)

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