venerdì 5 dicembre 2014

Recensione "Il figlio del cimitero" di Neil Gaiman

Buon pomeriggio lettori! Finalmente dopo gli innumerevoli post di questi ultimi giorni dedicati a iniziative su iniziative, oggi posso dedicarmi a qualcosa di più leggero. Eccomi qui con il mio parere per Il figlio del cimitero di Neil Gaiman, libro che io e Leda abbiamo deciso di leggere insieme - e per fortuna, capirete leggendo il perché di questa mia affermazione - la settimana scorsa.



Il figlio del cimitero
di Neil Gaiman
Editore: Mondadori Oscar Bestsellers
Prezzo: 10,00 €
Pagine: 342

Trama: Ogni mattino Bod fa colazione con le buone cose che prepara la signora Owens. Poi va a scuola e ascolta le lezioni del maestro Silas. E il pomeriggio passa il tempo con Liza, sua compagna di giochi. Bod sarebbe un bambino normale. Se non fosse che Liza è una strega sepolta in un terreno sconsacrato. Silas è un fantasma. E la signora Owens è morta duecento anni fa. Bod era ancora in fasce quando è scampato all'omicidio della sua famiglia gattonando fino al cimitero sulla collina, dove i morti l'hanno accolto e adottato per proteggerlo dai suoi assassini. Da allora è Nobody, il bambino che vive tra le tombe, e grazie a un dono della Morte sa comunicare con i defunti. Dietro le porte del cimitero nessuno può fargli del male. Ma Bod è un vivo, e forte è il richiamo del mondo oltre il cancello. Un mondo in cui conoscerà l'amicizia dei suoi simili, ma anche l'impazienza di un coltello che lo aspetta da undici lunghissimi anni...

Recensione
Durante una notte in apparenza uguale a tante altre, la famiglia del piccolo Bod viene brutalmente uccisa da uno sconosciuto. Quando l'uomo arriva però davanti alla culla di Bod per potare a termine il proprio lavoro, il bambino non c'è. Bod infatti, col suo temperamento estremamente vivace, è riuscito a sgattaiolare fuori e a farsi strada fino al vecchio cimitero. L'arrivo inaspettato del piccolo crea parecchio scalpore tra i suoi abitanti. La signora Owens decide di volerlo adottare e di volersene prendere cura insieme al marito e dopo una grande discussione, al piccolo viene concessa la cittadinanza del cimitero.
È così che Bod pian piano cresce, tra vecchie lapidi e spettri, sotto la protezione e la costante attenzione del suo misterioso tutore Silas che insieme agli altri veglia su di lui. Per Bod è infatti fin troppo pericoloso uscire dal cimitero, perché l'assassino della sua famiglia è nascosto nell'ombra, in attesa che faccia un passo falso e si riveli per finire ciò che ha iniziato.

Devo essere sincera, mi aspettavo molto da questo libro, forse troppo. Se non fossi stata incoraggiata a portare avanti la lettura, probabilmente l'avrei abbandonato a metà senza concluderlo ed è raro che io decida di interrompere una lettura. Col senno di poi posso dire che sarebbe stato un'errore perché la seconda parte del libro è decisamente migliore della prima che ho trovato fin troppo dispersiva e scostante. Mentre leggevo i primi capitoli mi sono sentita come se fossi stata messa di fronte a un calderone pieno di ingredienti che poco avevano a che fare l'uno con l'altro. Tutto il phatos dato dal fantastico inizio del libro era via via svanito ed era stato sostituito dalla noia. Per fortuna da circa metà in poi, il libro prende finalmente una direzione logica e ben precisa e niente viene più lasciato al caso.

Purtroppo ho sofferto molto di queste mancanze e non sono riuscita a godermi la lettura come avrei voluto. Il mio è stato una sorta di arrancare verso la fine. Quello che secondo me è stato il problema - e lo dico da umilissima lettrice, questo è solo il mio parere soggettivo - è stato il modo in cui la storia è stata sviluppata. Gaiman ha avuto indubbiamente dell idee fantastiche, ma per quanto mi riguarda non è riuscito a metterle insieme con la giusta e necessaria armonia e il ritmo di narrazione ne ha risentito parecchio.

In conclusione, vi sembrerà strano magari, ma devo dire che tuttavia sono rimasta comunque abbastanza soddisfatta della lettura e son contenta di aver deciso di portarla a termine perché proprio sul finale, seppure in piccola parte, la storia di Bod è riuscita a farmi emozionare. Se dovessi dare un consiglio a chi non ha ancora letto il libro, gli direi di andare incontro alla lettura senza alcun tipo di pretesa e di prenderla così com'è.



Le opere di Neil Gaiman
  • Nessun dove, 1999 (Nowhere, 1996)
  • Stardust, 1998 (Stardust, 1998)
  • American Gods, 2002 (American Gods, 2001)
  • Coraline, 2004 (Coraline, 2002)
  • I ragazzi di Anansi, 2006 (Anansi boys, 2005)
  • Il cimitero senza lapidi e altre storie nere, 2007 (M is for Magic, 2007)
  • Il figlio del cimitero, 2009 (The graveyard book, 2008)
  • L'oceano in fondo al sentiero, 2013 (The ocean at the end of the lane, 2013)
  • Cose fragili, 2014 (Fragile things, 2006)

15 commenti:

  1. Peccato! Ero molto curiosa riguardo al libro, magari lo compro comunque, ma ancora non so, in ogni caso non è in cima alla mia wl.
    Devo ridimensionare, in ogni caso, le mie aspettative a quanto pare xD

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    1. Sì, secondo me il parere può variare molto in base alle aspettative quindi meglio se non sono troppo alte :)

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  2. Io di Gaiman ho letto American Gods e proprio non mi era piaciuto, troppo onirico e grottesco e confusionario e strampalato e... no non è il mio genere. Dalla tua recensione mi sembra di notare un po' le stesse caratteristiche, comunque è una lettura pesante e non scorrevole quindi... mi terrò alla larga da Gaiman! :)

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    1. Uhm se mi dici che American Gods è così allora penso che non lo leggerò proprio XD

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  3. diciamo che tutti i libri di Neil gaiman devo essere presi senza eccessive aspettative solo con il gusto di leggere una bella storia!

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  4. Non ho mai letto niente di questo autore ed ero proprio curiosa di provare ad avvicinarmici partendo da questo libro. Solo che sto leggendo un po' di recensioni così così, quindi ci sto un po' ripensando... =P sì, come dici tu, magari abbassando un po ' le aspettative. Grazie del consiglio!

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    1. Un po', un po', un po', un po', un po'... dici che ho scritto " un po' " un po' troppe volte in una riga e mezzaaa?!?! =_='

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  5. Peccato.....la trama mi incuriosiva....magari gli darò una possibilità ma non e' in cima alla lista!

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  6. Come già sai, io invece l'ho adorato :) Ma capisco le ragioni per cui a te non ha fatto impazzire. Ritengo, comunque, che ascoltarlo letto direttamente dall'autore avrebbe reso la lettura più piacevole, perché Gaiman è un oratore incredibile :) Ovvio, si tratta solo di opinioni personali :)

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    1. Oddio sai che l'avevo completamente dimenticato che mi avevi accennato a questa cosa del libro narrato dall'autore? Devo assolutamente provare a sentirlo narrato da lui, son proprio curiosa :D

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  7. ecco alla fine abbiamo dato la stessa valutazione! se non migliorava il finale credo che avrei dato 2 stelle e mezzo O_O

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  8. Nooo! Peccato che non ti sia piaciuto ç_ç Questo insieme a Coraline è il mio preferito di Gaiman, io lo adoro e gli ho dato 5 stelline piene ed entusiaste xD

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  9. Avevo acquistato questo libro in inglese ma non l'ho ancora letto... di solito amo lo stile di Gaiman, credo che cercherò di leggerlo durante queste vacanze natalizie per farmi un'idea personale :-)

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  10. Oh bene, buono a sapersi, questo libro mi incuriosisce tanto quindi quando lo leggerò cercherò di stare attenta a non aspettarmi troppo, spero che sia carino :)

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  11. Io adoro Gaiman, però concordo sul fatto che questo libro inizia in modo molto lento, e al principio non aveva preso neanche me.

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